26 maggio 2012 – dalle ore 16 alle 19
Prenotazione:
degadan@hotmail.com
Il
laboratorio è pensato e realizzato per un massimo di 25 persone
Dove comincia la costruzione delle
molte declinazioni della Decrescita? quale significato si nasconde dietro
questa parola sovversiva? Come possiamo declinarla per fare comprendere che si
tratta di visioni, di idee nelle quali
si possano riconoscere tutti generi, i quali desiderano delineare i
contorni di nuovi progetti sociali
e politici, alternativi alla società della crescita e
dello sviluppo?
La Gilania è già in atto? Le donne potranno di nuovo danzare alla
Luna dopo secoli di sottrazione? Quali metodologie adottare per spargere nuovi semi, anche
critici e radicali, dell’ immaginario senza vincoli, per donare spazio alla nostra creatività
illimitata? Come procedere in un respiro più
dolce, più lento, più profondo che decostruisca il pensiero unico
dominante?
Quali i modelli mutuali e le mappe cognitive sociali da ridefinire
per nuove cornici in cui il tempo è liberato e non più consumato?
Coltivare il giardiniere dell’anima e del
cuore che è in ciascuna/o di noi questa può essere una ricerca stimolante per
permetterci di ristabilire la connessione con la ecosfera in una armonia da
promuovere al più presto, per preparare la Terra ad accogliere le persone che verranno dopo
di noi.
Il
laboratorio intreccia teorie
e pratiche, attraverso riflessioni e
giochi: il maschile ed il femminile, il razionale e l’istintuale per una
inattesa cura del Mondo: uno spazio di investigazione, di azione e di
relazioni, alla ricerca di nuove matrici che non gestiscano il vivente
in funzione utilitaristica e di profitto. Una nuova era di stupore per il
ricongiungimento della dualità occidentale.
Per entrare si richiede di portare un fazzoletto
da testa e un cappello.
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