SOPRAVVIVERE ALLO SVILUPPO – scheda LA
MEGA-MACCHINA [1]
L’impero di
Alessandro e l’impero romano, fondati sulla legione, hanno durevolmente
sconvolto i destini del mondo. In queste organizzazioni di massa, che combinano
la forza militare, l’efficienza economica, l’autorità religiosa, la performance
tecnica e il potere politico, l’uomo e la donna
diventano ingranaggi di un
meccanismo complesso che raggiunge una potenza quasi assoluta: una
megamacchina. Le macchine semplici o sofisticate partecipano al funzionamento
dell’insieme e ne forniscono il modello. I macchinari meccanici possono
svilupparsi pienamente entro una simile megamacchina.
I tempi
moderni di Chaplin rendono molto bene questa visione … è la fabbrica della
grande industria. L’essenziale sta nella distribuzione dei diversi membri del
sistema in un corpo cooperativo, che fa funzionare ogni organo con la
delicatezza e la rapidità volute, e soprattutto nell’educazione degli esseri
umani affinché rinuncino alle loro abitudini disordinate di lavoro e
s’identifichino con la regolarità invariabile di un automa.
(Metropolis – 1984 – Brave New World – Blade Runner -
Matrix )
All’interno
di queste megamacchine, l’individuo non è più una persona, e ancor meno un
cittadino, una cittadina. E’ solo un ingranaggio preso nella gigantesca
orologeria del sistema.
Tre
megamacchine (la fabbrica fordista con la catena di montaggio, la macchina di
guerra e di sterminio del regime nazista e il socialismo burocratico di Lenin)
sono crollate come colossi dai piedi di argilla, ma i meccanismi più sottili
del mercato mondiale montano sotto i nostri occhi i diversi ingranaggi di una
nuova megamacchina di dimensioni planetarie: la macchina-universo o
tecno-cosmo. All’insegna della mano invisibile del mercato, tecniche sociali e
politiche (dalla persuasione occulta della pubblicità allo stupro delle folle
della propaganda, grazie alle autostrade della informazione e ai satelliti
della comunicazione ..), tecniche economiche e produttive (toyotismo, robotica,
biotecnologie .. ) si scambiano, si fondono, si completano, si articolano in
una vasta rete mondiale messa in opera da ditte transnazionali gigantesche
(gruppi multimediali, trust agroalimentari, conglomerati industrial-finanziari di ogni settore)
mettendo al loro servizio Stati, partiti, sette, sindacati, ONG … Il potere e
l’influenza della razionalità tecnoscientifica ed economica danno alla
megamacchina contemporanea un’ampiezza inedita nella storia della umanità
(femminità). Soprattutto, a differenza delle precedenti, questa megamacchina
globale non ha altra finalità che se stessa. Essa trasforma quasi le persone in
ingranaggi, come materia prima.
La
tecnoeconomia è forma che incarna l’immaginario del progresso e contribuisce
alla impostura dell’efficienza. I risultati dello sviluppo possono essere
misurati, l’utile diventa il criterio per eccellenza del buono, bene-avere
misurabile è identificato con il bene-essere…. Forma sensibile della felicità?
La scheda è a cura di
Daniela Degan preparata per il laboratorio:
“IL RESPIRO PROFONDO DI UNA NUOVA ERA: LA DECRESCITA’ CHE
VERRA’”
Daniela
Degan - Alberto Castagnola - Ilaria Mascaro
Realizzato
PER IL
CONVEGNO “CULTURE INDIGENE DI PACE” – TORINO 2012
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