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mercoledì 17 aprile 2013

SOPRAVVIVERE ALLO SVILUPPO – scheda LA TECNOLOGIA




SOPRAVVIVERE ALLO SVILUPPO – scheda   LA TECNOLOGIA

 “Oggi siamo a un livello di sviluppo tecnologico che, guidato da una mappa culturale cognitiva gilanica, sarebbe in grado di condurre a un'era in cui l'uso più alto della creatività umana potrebbe significare la realizzazione delle nostre specifiche potenzialità umane. Questa era potrebbe essere un tempo in cui unire le nostre forze per creare le istituzioni sociali capaci di sostenere, anziché impedire, l'uso della creatività umana a questi fini. C'è, però, anche un'altra possibilità: che una mappa culturale cognitiva di  dominazione, al nostro livello di sviluppo tecnologico, ci possa portare all'estinzione, alla fine della nostra avventura su questo pianeta”. 
                                                                                                                                              RIANE EISLER

Partendo da una antica leggenda della civiltà del Vicino Oriente: Tiamat “ingenerata divina madre del tutto” viene fatta fuori dal Marduk il nuovo dio maschile poiché questo ultimo sostiene che Tiamat, come Lilith ha cominciato a generare mostri.
Nel libro “Colei che dà la vita, colei che dà la forma” Luciana Percovich scrive: “E’ tanto ricorrente quanto interessante questa continua presenza di “mostri” a giustificare la conquista e, in senso lato, l’uccisione della Natura nei miti fondatori delle culture del patriarcato, a tutte le latitudini. Il sospetto e la paura per l’operare della Natura sembrano scattare nella componente maschile dell’umanità quasi una coazione a ripetere. Oggi Vandana Shiva, a proposito dell’invenzione degli OGM, commenta: “La scienza dice alla Natura: “Tu ti sbagli, io so come correggere i tuoi errori!”.
I nuovi Creatori hanno interrotto la visione della Natura , si sono appropriati del potere, quello della distruzione, riducendo a carcassa inanimata il corpo di Tiamat. Per operare in questo modo il processo innescato ha avuto bisogno di un forte cambiamento di metafora per rendere legittimo lo sfruttamento della terra e dei corpi. Un passaggio fondamentale fu quello avvenuto in Europa durante il Rinascimento ossia nel passaggio della modernità, attraverso la definitiva sostituzione della metafora di “Madre Natura”, sopravvissuta nonostante tutto nel senso comune a distanza di millenni, con quella di “Natura macchina”. La prima conservava nell’immaginario l’idea che la natura fosse un organismo vivente, la seconda ne fece una cosa priva di vita, composta di parti separate, come il meccanismo di un orologio. “

Per usare i termini di Mary Daly a proposito della ultima pseudo creativà di questi nuovi creatori si potrebbe dire:  (..)  “la Grande Bugia, il Grande Capovolgimento è la battaglia pseudo-coraggiosa della fallocrazia contro la Dea/contro l’Essere in divenire e rappresenta anche, alla fine del ventunesimo secolo, la suprema battaglia contro le donne e la natura tutta. Questa battaglia si manifesta nelle atrocità della biotecnologia che è necrotecnologia.
La mentalità invertita della necrologia è bene esemplificata in una intervista del 1984 fatta a un fisico del Lawrence Livermore Laboratory, a cui fu chiesto se fosse morale lavorare sulle “armi di morte”. Lo scienziato L.C. West rispose:  “Non penso di rientrare in quella categoria, di lavorare su armi di morte … stiamo lavorando su armi di vita, quelle che salveranno le persone dalle armi di morte”.
Mi sembra un nuovo ossimoro armi di vita, come sviluppo sostenibile!  E del resto per  citare Bacone, per lui la scienza deve "estorcere alla natura i suoi segreti" [ F. Capra, 1988, p. 56],
Volendo sintetizzare un articolo molto interessante di Riane Eisler si può dire che in principio la prima tecnologia è stato il linguaggio. Nelle varie fasi della storia dei nostri antenati e antenate, siamo passati dalla raccolta del cibo alla  tecnologia agricola, successivamente c’è stata  la fase dell’era industriale. Il quarto cambiamento di fase tecnologica più importante ha avuto inizio nella seconda metà del XX secolo.
“Si tratta dell'era nucleare/elettronica/biochimica, contrassegnata dallo sfruttamento dell'energia nucleare, dai microchip che potenziano i computer, nonché da svolte scientifiche come la decodifica del Dna e i tentativi da parte degli scienziati di creare la vita in laboratorio. Questo cambiamento di fase tecnologica ci ha portato a un punto in cui la nostra specie è diventata la forza evolutiva più potente del pianeta, portando al culmine la nostra espansione tecnologica: dalle tecnologie delle mani e del cervello all'emersione di tecnologie di produzione umana tanto potenti quanto i processi della natura. E - a causa della continua influenza di mappe cognitive culturali di dominazione - queste comprendono tecnologie di morte di potenza inaudita, armi sempre più "avanzate"e dai costi esorbitanti. è un tipo di potenza che può distruggere tutta la vita sul nostro pianeta”.


La scheda è a cura di Daniela Degan preparata per il laboratorio:

 IL RESPIRO PROFONDO DI UNA NUOVA ERA: LA DECRESCITA’ CHE VERRA’”
Daniela Degan - Alberto Castagnola  -  Ilaria Mascaro
Realizzato  PER IL CONVEGNO “CULTURE INDIGENE DI PACE” – TORINO 2012

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