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Benvenuti nel blog del LABORATORIO ITINERANTE della DECRESCITA di ROMA

giovedì 22 novembre 2012

ROMA 2 DICEMBRE A SCUP DALLE 15 ALLE 18 PER UN FUTURO ARCAICO: LABORATORIO SU DECRESCITA E GILANIA

"REALIZZARE IL FUTURO ARCAICO LA DECRESCITA GILANICA"
  DOMENICA 2 DICEMBRE A SCUP DALLE 15 ALLE 18
via Nola 5 (zona S.Giovanni) ROMA



REALIZZARE IL FUTURO ARCAICO[1]: PER UNA DECRESCITA GILANICA[2].
“Allora donne e uomini vivevano in uno stato d’innocenza erano semplici e genuini e la condotta di tutti era spontanea e diretta. Vivevano in armonia con il ritmo delle stagioni e animali e umani si rispettavano a vicenda. Ma questa età fu distrutta quando lo scavo delle miniere, il taglio degli alberi, la pratica indiscriminata della caccia e della pesca e l’uso dissennato del fuoco raggiunsero un livello insopportabile per i ritmi di rinnovamento della Madre Natura. Ciò comportò anche la perdita del principio femminile dell’eterno rinnovamento, che stava alla base della Età della Grande Purezza e presupponeva la capacità di utilizzare le risorse naturali in maniera equilibrata e non in modo così massiccio come quello che ne procurò la fine.”[3]
L’ attuale sistema dominante  si sta disgregando: alcuni sostengono che la catastrofe è già in atto. Quale canto ci può fare esistere o meglio re-esistere? Uno specifico punto di vista femminile sul mondo potrebbe interpretare  e fare chiarezza sulla ricerca di nuovi modelli di trasformazione delle mappe cognitive. La
esclusione dell’altra metà del cielo dai processi di dominio può averci preservato? e il  pensiero femminile, le nostre modalità, il nostro essere nel divenire,  non  contaminato dalle infiltrazioni del ritmo finalistico aristotelico del mondo occidentale,  risulta un  vantaggio per  ridefinire  modelli alternativi che stiamo provando ad immaginare quando il tempo sembra scaduto? … si va verso l’Età della lotta cosmica per sempre oppure esiste una possibilità di riequilibrare gli emisferi ?
Questo laboratorio esperienziale e ludo-pedagogico  indaga su queste tematiche, favorendo le modalità auto poietiche e costruttive di eventi e azioni, imparando ad allenarci a distinguere, abitare,  creare , attraversare le soglie di altri mondi possibili. [4]
Partecipanti: numero massimo 28



Il laboratorio è pensato e realizzato per un massimo di 28 persone.
Si  richiede per partecipare al laboratorio:
·        di essere vestite/i di bianco
·        di portare un cappello da uomo  e un fazzoletto da donna e uno specchio



[1] Quintessenza – Realizzare il futuro arcaico– Mary Daly – Edizioni Venexia – Le Civette i Saggi.
[2] Gilania è un termine che ha coniato Riane Eisler – In “ Il  calice e la spada” _ la presenza dell’elemento femminile nella storia da Maddalena ad oggi Saggi Frassinelli
[3] Adattamento di Merlin Stone di alcuni passaggi del TAO, tratto da “Colei che dà la vita, colei che dà la forma” – Luciana Percovich – 2009
[4] APPRENDISTI NEURONI a cura di Susanna Barsotti – Enrico Euli p.27 edizione La Meridiana

martedì 6 novembre 2012

Foto da Venezia 2012

Foto di Venezia 2012: Terza Conferenza Internazionale sulla decrescita








Venezia 2012. Grazie per i caffè!


frammenti di appunti su Venezia

Inizia sotto la pioggia la Terza Conferenza Internazionale sulla Decrescita. Ma Venezia, anche sotto l'acquazzone ha un fascino particolare, che solletica l'immaginario, che lo provoca, ricordandoci che la bellezza dei luoghi, i temi che risuonano per le calli, nei vicoli tra i palazzi sono veri e tangibili, se non altro più dello "spread" o degli economicismi... 

[continua a leggere sul blog di Ecobaleno]

domenica 16 settembre 2012

VENEZIA 2012 - TERZA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA DECRESCITA: "REALIZZARE IL FUTURO ARCAICO" PER UNA DECRESCITA GILANICA (WORKSHOP ATTIVO A CURA DEL LABORATORIO ITINERENTE DELLA DECRESCITA DI ROMA)




"REALIZZARE IL FUTURO ARCAICO": PER UNA DECRESCITA GILANICA  
LABORATORIO ITINERENTE DELLA DECRESCITA
ROMA

http://decrescitaroma.blogspot.com

22 settembre 2012
Sabato – Venezia - Teatro S. Marta, Dorsoduro n. 2137
Dalle ore 11,45 – 13.15
Dalle ore 15 alle ore 17,15




REALIZZARE IL FUTURO ARCAICO[1]: PER UNA DECRESCITA GILANICA[2].
“Allora donne e uomini vivevano in uno stato d’innocenza erano semplici e genuini e la condotta di tutti era spontanea e diretta. Vivevano in armonia con il ritmo delle stagioni e animali e umani si rispettavano a vicenda. Ma questa età fu distrutta quando lo scavo delle miniere, il taglio degli alberi, la pratica indiscriminata della caccia e della pesca e l’uso dissennato del fuoco raggiunsero un livello insopportabile per i ritmi di rinnovamento della Madre Natura. Ciò comportò anche la perdita del principio femminile dell’eterno rinnovamento, che stava alla base della Età della Grande Purezza e presupponeva la capacità di utilizzare le risorse naturali in maniera equilibrata e non in modo così massiccio come quello che ne procurò la fine.”[3]
L’ attuale sistema dominante  si sta disgregando: alcuni sostengono che la catastrofe è già in atto. Quale canto ci può fare esistere o meglio re-esistere? Uno specifico punto di vista femminile sul mondo potrebbe interpretare  e fare chiarezza sulla ricerca di nuovi modelli di trasformazione delle mappe cognitive. La
esclusione dell’altra metà del cielo dai processi di dominio può averci preservato? e il  pensiero femminile, le nostre modalità, il nostro essere nel divenire,  non  contaminato dalle infiltrazioni del ritmo finalistico aristotelico del mondo occidentale,  risulta un  vantaggio per  ridefinire  modelli alternativi che stiamo provando ad immaginare quando il tempo sembra scaduto? … si va verso l’Età della lotta cosmica per sempre oppure esiste una possibilità di riequilibrare gli emisferi ?
Questo laboratorio esperienziale e ludo-pedagogico  indaga su queste tematiche, favorendo le modalità auto poietiche e costruttive di eventi e azioni, imparando ad allenarci a distinguere, abitare,  creare , attraversare le soglie di altri mondi possibili. [4]
Partecipanti: numero massimo 28
Referente: Daniela Degan  degadan@hotmail.com
Siete invitate i invitati a iscrivervi direttamente dal sito della conferenza


Il laboratorio è pensato e realizzato per un massimo di 28 persone.
Si  richiede per partecipare al laboratorio:
·        di essere vestite/i di bianco
·        di portare un cappello da uomo  e un fazzoletto da donna e uno specchio
·        di entrare con un biglietto di ingresso che i partecipanti potranno ritirare al banchetto della Associazione della Decrescita durante il turno curato dal Laboratorio Itinerante della decrescita di Roma  (rivolgersi ai numeri 3382144489 – 3490675172 – 3332573530)


[1] Quintessenza – Realizzare il futuro arcaico– Mary Daly – Edizioni Venexia – Le Civette i Saggi.
[2] Gilania è un termine che ha coniato Riane Eisler – In “ Il  calice e la spada” _ la presenza dell’elemento femminile nella storia da Maddalena ad oggi Saggi Frassinelli
[3] Adattamento di Merlin Stone di alcuni passaggi del TAO, tratto da “Colei che dà la vita, colei che dà la forma” – Luciana Percovich – 2009
[4] APPRENDISTI NEURONI a cura di Susanna Barsotti – Enrico Euli p.27 edizione La Meridiana

mercoledì 16 maggio 2012

IL RESPIRO PROFONDO DI UNA NUOVA ERA La decrescita che verrà [con Daniela Degan e Alberto Castagnola]


26 maggio 2012 – dalle ore 16 alle 19



Prenotazione: degadan@hotmail.com
Il laboratorio è pensato e realizzato per un massimo di 25 persone




Dove comincia la costruzione delle molte declinazioni della Decrescita? quale significato si nasconde dietro questa parola sovversiva? Come possiamo declinarla per fare comprendere che si tratta di visioni, di  idee nelle quali si possano riconoscere  tutti generi, i quali desiderano delineare i contorni di nuovi  progetti sociali e  politici,   alternativi alla società della crescita e dello sviluppo?
La Gilania è già in atto? Le donne potranno di nuovo danzare alla Luna dopo secoli di sottrazione? Quali metodologie  adottare per spargere nuovi semi, anche critici e radicali, dell’ immaginario senza vincoli,  per donare spazio alla nostra creatività illimitata? Come procedere in un respiro più dolce, più lento, più profondo che decostruisca il pensiero unico dominante?
Quali i modelli mutuali e le mappe cognitive sociali da ridefinire per nuove cornici in cui il tempo è liberato e non più consumato?  
Coltivare il giardiniere dell’anima  e del cuore che è in ciascuna/o di noi questa può essere una ricerca stimolante per permetterci di ristabilire la connessione con la ecosfera in una armonia da promuovere al più presto, per preparare la Terra ad accogliere le persone che verranno dopo di noi.
Il  laboratorio intreccia  teorie e  pratiche, attraverso riflessioni e giochi: il maschile ed il femminile, il razionale e l’istintuale per una inattesa cura del Mondo: uno spazio di investigazione, di azione e di relazioni, alla ricerca  di  nuove matrici che non gestiscano il vivente in funzione utilitaristica e di profitto. Una nuova era di stupore per il ricongiungimento della dualità occidentale.




Per entrare si richiede di portare un fazzoletto da testa e un cappello.


venerdì 6 aprile 2012

Magnifiche sorti e progressive? Decrescita!

Di seguito la "lettera aperta" in risposta all'articolo apparso sul Manifesto dal titolo: "Decrescita, fuga verso il passato" (del 01.04.2012)

La decrescita non è il passato, discutiamone Tartaruga

il manifesto 2012.04.05 - 15 COMMUNITY

OPINIONI


L'economista Giovanni Mazzetti sul Manifesto critica le teorie della decrescita e i teorici della decrescita, come Serge Latouche, accusando di «vocazione nostalgica», di «fantasie di fuga», di essere sostenitori di un progetto di «natura regressiva». Il nuovo motivo di riflessione è l'antropologia e un passo di un'intervista di Latouche sul paleolitico di cui - se vorrà - risponderà di persona. Noi, più modestamente e garbatamente, insistiamo nel chiedere agli economisti di tutte le scuole della crescita (neoliberiste, keynesiane, marxiste...) di confrontarsi su alcune importanti questioni:


1. Una crescita esponenziale in un mondo finito prima o poi si scontra con i limiti fisici del pianeta. I prezzi del petrolio, del litio, delle terre rare, dei generi alimentari... forse c'entrano qualcosa con questo problema. La riduzione dei flussi di materia e di energia impegnati nei cicli produttivi, quindi, ci sembra una direzione obbligatoria da seguire. L'economista Nicholas Georgescu-Roegen, già negli anni '70, mostrò chiaramente come l'economia non possa prescindere dalle leggi della fisica, ed in particolare dal Secondo Principio della termodinamica. In questo non c'è alcuna nostalgia del passato, ma un semplice riconoscimento di un principio di realtà. Più recentemente un altro economista, Joan Martinez-Alier, ha studiato il metabolismo dei diversi sistemi sociali, facendo non poche scoperte a proposito di chi è più avanti e chi più indietro nella costruzione di società più sostenibili e più eque.


2. L'innovazione tecnologica, che pure non va considerata di per se stessa un male, non sempre ci viene in aiuto. Il surriscaldamento del pianeta, Fukushima, l'amianto, le polveri sottili, ci insegnano qualcosa. Se i risparmi energetici che si raggiungono con una maggiore efficienza degli apparati produttivi vengono impegnati per aumentare i volumi delle merci prodotte e consumate, il risultato in termini di bilancio complessivo dei prelievi e dei consumi di natura non migliorerà. Più di un secolo fa un altro economista, William Stanley Jevons, ne trasse un famoso paradosso. Senza una fuoriuscita dalla logica incrementale della crescita nemmeno la green e la blue economy ci salverà.


3. L'aumento del Pil, del resto, non sembra garantire più livelli soddisfacenti di benessere e occupazione, lo hanno ammesso anche i premi Nobel convocati da Sarkozy (seppure con quarant'anni di ritardo rispetto a Robert Kennedy). La crescita enorme che ha avuto la produttività del lavoro ha creato maggiori profitti e maggiori ricchezze monetarie, ma senza una migliore distribuzione dei carichi di lavoro non si genereranno benefici sociali.


4. Che il Pil sia una misura sbagliata ce lo dicono anche molte ricerche di psicologia sociale: la percezione del benessere individuale dipende sempre dalla qualità e dall'accesso ai beni comuni che quindi vanno sottratti al dominio della ragione economica capitalistica (intensificazione dei rendimenti dei fattori produttivi: materie prime e forza lavoro). I beni comuni, quindi, possono essere una via di accesso ad un nuovo paradigma economico che non ha più nulla a che fare con la crescita, ma con la valorizzazione del territorio, la cura, la preservazione, la condivisione. Gli studi di Elinor Ostrom (Nobel per l'economia) ci potrebbero indicare qualche strada.


5. Ma è certamente vero che nessuna di queste decrescite avverrà se prima di tutto non recupereremo la capacità di immaginare assetti sociali ed economici radicalmente diversi. Anche le ricerche storico-antropologiche di studiosi quali Karl Polanyi, Marshall Sahlins e Pierre Clastres dimostrano semmai come sia l'ideologia economica contemporanea a presupporre indebite e infondate proiezioni negative sulle forme di vita del passato, che non a caso Mazzetti riclassifica nella categoria di «animalità». Il confronto con il passato peraltro non serve per riproporre acriticamente forme di vita di altri secoli, ma per mostrare che in prospettiva la cosiddetta società dell'abbondanza ha prodotto in realtà un deficit di tempo libero, di convivialità e anche di signoria sulla propria vita. È vero tuttavia che l'umanità non ha mai vissuto una "età dell'oro" e che forse nemmeno il futuro le riserverà un avvenire di pace e di prosperità perpetua. Ma non per questo dobbiamo rinunciare a migliorarci. Forse ci sono modi di vivere più appaganti e gratificanti che non quelli di passare da una catena di montaggio ad un supermercato attraverso una automobile. I nostri bisogni e i nostri desideri forse si possono soddisfare anche senza lavorare male e consumare peggio. Sarà anche vero che homo sapiens è predatore ed egoista ma, come mostrano anche recenti ricerche nell'ambito dell'antropologia e delle scienze neurali, rimane pur sempre capace di compassione, cooperazione, amore per l'altro. Sopratutto, non può svilupparsi pienamente in assenza di relazioni soddisfacenti con il suo prossimo e con l'ambiente i cui vive. Non può essere allora che ammettere un senso del limite, porre un freno alla dismisura, costituisca oggi la strada non per un ritorno al passato ma per un ritorno a noi stessi con più libertà, maturità e creatività?
Saremmo felici di continuare il confronto con tutti quelli che come il prof. Mazzetti stanno riflettendo su questi temi chiedendo anche a lui di partecipare alle discussioni all'interno della terza Conferenza Internazionale su decrescita, sostenibilità ambientale ed equità sociale, che si terrà a Venezia dal 19 al 23 settembre (www.venezia2012.it).

Mauro Bonaiuti, Paolo Cacciari, Eliana Caramelli, Alberto Castagnola, Daniela Degan, Marco Deriu, Dalma Domenighini, Chiara Marchetti, Ferruccio Nilia, Chiara Spadaro, Daniela Passeri, Lucia Piani, Auretta Pini, Gianni Tamino

mercoledì 28 marzo 2012

Città dell'Altra Economia: 1° aprile ore 16:00 - Il Respiro profondo di una nuova era, la decrescita che verrà

...dopo il CONVEGNO INTERNAZIONALE di Torino tenutosi il 16-17-18 marzo
Arcobaleno CULTURE INDIGENE DI PACE . DONNE E UOMINI OLTRE IL CONFLITTO

Vi invitiamo a partecipare al laboratorio che si terrà a Roma in occasione di:

Un’ Altra Economia per un'altra Città 30-31 marzo e 1 aprile 2012

Tre giorni di altra economia indignata


«Alcune cose che contano: il nostro coraggio; la nostra bussola morale; come ci trattiamo l’un l’altro». (Naomi Klein)


LumacaLumacaLumacaLumacaLumacaLumacaLumacaLumacaLumaca



IL RESPIRO PROFONDO DI UNA NUOVA ERA

La decrescita che verrà

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A cura di Daniela Degan e

Alberto Castagnola


Dove comincia la costruzione delle molte declinazioni della Decrescita? quale significato si nasconde dietro questa parola sovversiva? Come possiamo declinarla per fare comprendere che si tratta di visioni, di idee nelle quali si possano riconoscere tutti generi, i quali desiderano delineare i contorni di nuovi progetti sociali e politici, alternativi alla società della crescita e dello sviluppo?

La Gilania è già in atto? Le donne potranno di nuovo danzare alla Luna dopo secoli di sottrazione? Quali metodologie adottare per spargere nuovi semi, anche critici e radicali, dell’ immaginario senza vincoli, per donare spazio alla nostra creatività illimitata? Come procedere in un respiro più dolce, più lento, più profondo che decostruisca il pensiero unico dominante?

Quali i modelli mutuali e le mappe cognitive sociali da ridefinire per nuove cornici in cui il tempo è liberato e non più consumato?

Coltivare il giardiniere dell’anima e del cuore che è in ciascuna/o di noi questa può essere una ricerca stimolante per permetterci di ristabilire la connessione con la ecosfera in una armonia da promuovere al più presto, per preparare la Terra ad accogliere le persone che verranno dopo di noi.

Il laboratorio intreccia teorie e pratiche, attraverso riflessioni e giochi: il maschile ed il femminile, il razionale e l’istintuale per una inattesa cura del Mondo: uno spazio di investigazione, di azione e di relazioni, alla ricerca di nuove matrici che non gestiscano il vivente in funzione utilitaristica e di profitto.

Una nuova era di stupore per il ricongiungimento della dualità occidentale.


ArcobalenoCoordinatrice e facilitatrice: Daniela Degan e Ilaria Mascaro


NotaMusiche: Ilaria Mascaro



CAE: 1° aprile 2012 h 16.00 Sala Riunioni M1.


25 POSTI DISPONBILI prenotazione necessaria: decrescitaroma@gmail.com


PER ENTRARE E' INDISPENSABILE PORTARE UN FAZZOLETTO DA DONNA per la testa e UN CAPPELLO DA UOMO RagazzaRagazzo

martedì 13 marzo 2012

Culture Indigene di Pace: "il respiro profondo di una nuova era. La decrescita che verrà"





Dove comincia la costruzione delle molte declinazioni della decrescita? La "gilania" è nei nostri pensieri?

Un punto di vista alternativo sullo sviluppo, attraverso riflessioni e giochi, sarà trattato dal workshop sulla decrescita curato da Daniela Degan del Laboratorio itinerante della Decrescita di Roma e Alberto Castagnola, economista, Associazione per la Decrescita.

Torino 16-17-18 marzo 2012
Palaginnastica, via Pacchiotti 71

INFO: leggi tutto sul PDF

Il programma e le informazioni su: www.associazionelaima.it

Il Convegno Internazionale sulle Società di Pace è sostenuto da Tides Foundation ed è stato realizzato grazie alle donazioni private e a una rete di persone che da anni s’impegnano a studiare e produrre nuovi e più equi modelli di esistenza.

Per maggiori informazioni tel. 393/0738407 – 340/6220363

Comunicazione ambientale e l'economia (green?)!

Segnaliamo l'opportunità del premio di scrittura giornalistica dal titolo storie della green economy.
Il premio in questione è una borsa di studio per partecipare al master in comunicazione ambientale che si terrà al centrostudi CTS.

Vanno bene storie, casi, approfondimenti, che siano inchieste di denuncia o reportage di buone pratiche, il cui filo conduttore sia la green economy. E qui: cos'è la green-economy?

Ci sarebbe da scriverne dei libri..!!!


martedì 6 marzo 2012

Workshop "Creativi per natura: prove di decrescita"

Segnaliamo:

Creativi per natura: prove di decrescita

Appuntamento alla Fattoria Verde:
Palidoro - Fiumicino (Roma) 11 marzo 2012 h 15:00

Prove generali del workshop “Nature inspires the hands: breaking the utilitarianism through the gestures of complexity” ideato dall'associazione Ecobaleno e da Nooffice.



Per prenotarsi scrivere una mail a ecobaleno@gmail.com.

Evento inserito all'interno del calendario Verso Venezia 2012